Ciao, Microfamiglia!
Siamo tornati, e voi?
La scena legata alla micromusica in Italia esiste ormai da molti anni, e numerosi artisti si son susseguiti sui vari palchi sia in patria che all’estero (in presenza e online), con variopinte strumentazioni e altrettanto creative setlist. La scena è in continuo fervore e il ricambio generazionale è continuo! Pilastri della scena italiana che lasciano spazio a sempre più artisti emergenti, e non stiamo parlando solamente della micromusica, ma di tutta la scena a bassa definizione, ovvero la cultura Lo-Fi.
Micromancer alla tastiera!
Bentornati sulle pagine virtuali di questo micro-sito. Oggi mi accingo a presentarvi un vero e proprio esperimento, nonché una perla rara.
Quello che state per leggere non è un normale live report, ma un vero e proprio racconto onirico di un microartista che molti anni fa si è trovato in un bell’evento che mi ricorda a grandi linee la Microcon appena svoltasi, anche se in contesti diversi. Non vi dico altro e vi lascio alla lettura del racconto di DJ Minaccia!
Hey ciao! Sono il vostro solito Micromante e oggi vi presentiamo una succosa intervista.
In occasione della Microcon tenutasi poco tempo fa a Lucca che ha visto riuniti tutti i vari micro-artisti italiani, abbiamo avuto l’occasione di fare due parole con Kenobit e arottenbit. Loro non sono solo due micro-musicisti, ma anche due personalità di spicco del panorama nazionale e internazionale per quanto riguarda la scena micro. Da anni fanno parte della micro-famiglia e hanno suonato anche in giro per l’Europa e il mondo!
Ogni parola è inutile, ogni descrizione è superflua, qualsiasi articolo sarebbe troppo poco per descrivere cosa è stato per noi e per tutti il MICROCON!
Vi lasciamo con il video riassuntivo della serata che parla da solo!
Abbiamo scritto un pezzo di storia!
Microcon sostanzialmente nasce da un’esigenza e da un’opportunità.
Sono un membro dei Tokyo Apartments (quello più bello e aitante) e la musica è sempre stata fondamentale nella mia vita, ho un paio di cuffie ormai logore che mi hanno accompagnato dai tempi del liceo fino ad ora e hanno sempre pompato musica non mainstream. Non per fare il diverso a tutti i costi, ma la musica che ascoltano tutti , la grande massa, non mi ha mai dato nessuna sensazione particolare, ho sempre vissuto con una sorta di gelosia l’ascolto dei generi musicali e dei gruppi sconosciuti ai più.
Ciao a tutti, il vostro Micromante di tanto in tanto si fa risentire!
Innanzitutto voglio ringraziare pubblicamente i nuovi membri del team editoriale, che stanno scrivendo degli articoli davvero interessanti (anche in questo momento, ma voi li vedrete fra un po’!) e stanno dando nuova vita a questo sito che riteniamo importante per la scena della micromusic italiana e anche per tutto quello che riguarda la cultura a bassa definizione, di cui fanno parte molti artisti che man mano cercheremo di farvi conoscere e apprezzare.
Venerdì 15 maggio, a Milano si è tenuta la terza edizione della Milano Chiptune Underground. Molte le aspettative per quello che è forse stato il più grande evento di Micromusic mai avvenuto in Italia. Per far fronte alla grande partecipazione della scorsa edizione, la sede dell’evento è stata questa volta il Macao. Uno spazio autogestito molto spazioso e accogliente, dedicato da anni a dare spazio a molti artisti. È molto piacevole poter incontrare ancora prima dell’inizio della serata un gran numero di calorosi micro musicisti, tra i quali c’è un ospite d’eccezione.
Venerdì 27 marzo la casa occupata Gorizia si è vista teatro della Milano Chiptune Underground. La seconda di una serie di serate che si propongono di portare il meglio della micromusic europea sul suolo milanese, o meglio, nel sottosuolo milanese.
Sono le 22:30 quando dalle cantine della casa si cominciano a sentire i richiami del Nintendo DS di [Tonylight](https://soundcloud.com/tonylight "Tonylight"), richiami che sanno di sperimentazione e psichedelia sonora, creata con l’ausilio di Nanoloop e un noise synth.
RETRO VGS è il progetto di Michael Katz (Mattel, Coleco, Epyx, Atari, Sega) e Owen Rubin (Atari, Bally Sente, Apple). Si tratta di una console per videogame con giochi in versione cartridge, le care e vecchie cartuccione nelle quali soffiavamo sgonfiandoci i polmoni se all’inserimento e avvio nella console qualcosa non andava per il verso giusto.
L’obiettivo di RETRO VGS è quello di offrire ai giocatori la migliore esperienza possibile in questa nuova ondata di giochi ispirati ai retrogame, dal punto di vista grafico e sonoro, che negli ultimi anni stanno uscendo sempre più frequentemente.
Come annunciato in un articolo di due settimane fa, il 24-25-26 Gennaio si è tenuta la [Global Game Jam](http://globalgamejam.org/ "http://globalgamejam.org/") 2015. Io e Nazzilla abbiamo partecipato nella sede del Politecnico di Milano assieme a più di trecento persone tra cui programmatori, musicisti, illustratori e in generale molti studenti dell’Università degli Studi di Milano e del Politecnico.
La Global Game Jam è una sorta di competizione, ma vien vissuta più come un grande ritrovo di appassionati dello sviluppo di videogame, e formati dei piccoli team che vanno dalle quattro alle dieci persone circa (durante il primo giorno e quasi casualmente) si inizia a creare un’idea di gioco che poi verrà sviluppata nelle 48 ore successive.
Alcuni giorni fa è uscito il tanto atteso documentario intitolato Europe in 8 Bits, diretto da Javier Polo.
Questo documentario ha l’obiettivo di fare una panoramica di tutta la scena micro europea, e per fare ciò due ragazzi spagnoli hanno deciso di intraprendere un lungo viaggio che li ha condotti in quasi ogni stato europeo a conoscere i più importanti esponenti di questo nuovo movimento, nato appunto in Europa, e divulgatosi poi in tutto il mondo conosciuto.