Per i nati a cavallo degli anni ‘90 sarà difficile ricordarla, ma i fratelli maggiori la conosceranno bene: rilasciata nel 1998, la Game Boy Camera è una fotocamera monocromatica a 2 bitche racchiude un sensore da 128 × 112 pixel. Al momento della sua introduzione, era la fotocamera digitale più piccola del mondo.
Vintage di tendenza La sua produzione è cessata nel 2002, per scarsa richiesta, rendendola così un oggetto di culto oggi quasi introvabile.
Micromancer alla tastiera!
Bentornati sulle pagine virtuali di questo micro-sito. Oggi mi accingo a presentarvi un vero e proprio esperimento, nonché una perla rara.
Quello che state per leggere non è un normale live report, ma un vero e proprio racconto onirico di un microartista che molti anni fa si è trovato in un bell’evento che mi ricorda a grandi linee la Microcon appena svoltasi, anche se in contesti diversi. Non vi dico altro e vi lascio alla lettura del racconto di DJ Minaccia!
Ogni parola è inutile, ogni descrizione è superflua, qualsiasi articolo sarebbe troppo poco per descrivere cosa è stato per noi e per tutti il MICROCON!
Vi lasciamo con il video riassuntivo della serata che parla da solo!
Abbiamo scritto un pezzo di storia!
Ciao a tutti, il vostro Micromante di tanto in tanto si fa risentire!
Innanzitutto voglio ringraziare pubblicamente i nuovi membri del team editoriale, che stanno scrivendo degli articoli davvero interessanti (anche in questo momento, ma voi li vedrete fra un po’!) e stanno dando nuova vita a questo sito che riteniamo importante per la scena della micromusic italiana e anche per tutto quello che riguarda la cultura a bassa definizione, di cui fanno parte molti artisti che man mano cercheremo di farvi conoscere e apprezzare.
Oggi vi parlo di un altro neo-retro (ormai mi son preso bene a definirli così!), sviluppato da un ragazzo italiano che ieri ha fatto entrare la sua creatura su Steam Greenlight.
.Age, pronunciato “dot Age”, è un videogame sviluppato da Michele Pirovano, classe 1987, ingegnere dell’automazione & PhD in Computer Science, nella vita è <<per metà ricercatore nell’ambito dei videogame, serious games ed intelligenza artificiale, per metà sviluppatore di videogame freelance, e per una terza metà (eheh) sviluppatore di giochi indie!
Cast of the Seven Godsends è un videogame indipendente italiano sviluppato da due persone che formano il team di Raven Travel Studios.
L’idea di questo gioco è venuta al programmatore Paolo Cattaneo nel lontano 1989. Ha deciso di abbozzare dei prototipi utilizzando vari linguaggi e ambienti, fino a che questa nuova e definitiva versione del gioco è stata sviluppata a partire dal 2010, in ambiente XNA. Oggi, così tanti anni dopo che la scintilla era scattata nella testa dell’ideatore, con la collaborazione anche dell’altro membro del team Vincenzo Cuzzola per quanto riguarda gli aspetti grafici, Cast of the Seven Godsends sta per vedere la luce.
Da qualche anno a questa parte si cominciano a veder sviluppati giochi moderni, mediante tecnologie all’avanguardia, ma che prendono spunto dai classici del passato, attingendo dal secchiello della pixel art o dalle partiture della musica chiptune. In questo caso mi piace definire questa categoria di giochi “neo-retro”. Xydonia si prende quest’appellativo a piene mani, dato che è stato sviluppato proprio in questi ultimi tempi da alcuni ragazzi mediante il software Game Maker, inserendo una massiccia dose di pixel art e musica di un’epoca passata.
RETRO VGS è il progetto di Michael Katz (Mattel, Coleco, Epyx, Atari, Sega) e Owen Rubin (Atari, Bally Sente, Apple). Si tratta di una console per videogame con giochi in versione cartridge, le care e vecchie cartuccione nelle quali soffiavamo sgonfiandoci i polmoni se all’inserimento e avvio nella console qualcosa non andava per il verso giusto.
L’obiettivo di RETRO VGS è quello di offrire ai giocatori la migliore esperienza possibile in questa nuova ondata di giochi ispirati ai retrogame, dal punto di vista grafico e sonoro, che negli ultimi anni stanno uscendo sempre più frequentemente.
Come annunciato in un articolo di due settimane fa, il 24-25-26 Gennaio si è tenuta la [Global Game Jam](http://globalgamejam.org/ "http://globalgamejam.org/") 2015. Io e Nazzilla abbiamo partecipato nella sede del Politecnico di Milano assieme a più di trecento persone tra cui programmatori, musicisti, illustratori e in generale molti studenti dell’Università degli Studi di Milano e del Politecnico.
La Global Game Jam è una sorta di competizione, ma vien vissuta più come un grande ritrovo di appassionati dello sviluppo di videogame, e formati dei piccoli team che vanno dalle quattro alle dieci persone circa (durante il primo giorno e quasi casualmente) si inizia a creare un’idea di gioco che poi verrà sviluppata nelle 48 ore successive.
Alcuni giorni fa è uscito il tanto atteso documentario intitolato Europe in 8 Bits, diretto da Javier Polo.
Questo documentario ha l’obiettivo di fare una panoramica di tutta la scena micro europea, e per fare ciò due ragazzi spagnoli hanno deciso di intraprendere un lungo viaggio che li ha condotti in quasi ogni stato europeo a conoscere i più importanti esponenti di questo nuovo movimento, nato appunto in Europa, e divulgatosi poi in tutto il mondo conosciuto.
Stanchi di carne in scatola e “video”-game? E’ giunto il momento di fondere le due cose, ecco il videogame in scatola!
Mediante l’utilizzo di Teagueduino, una scheda elettronica open source, è stato realizzato un gioco analogico ispirato al celebre Mario di casa Nintendo, tutto all’interno di una semplice scatola di cartone.
All’apertura della scatola ci troviamo di fronte uno schema di gioco del tutto simile a quelli videoludici degli anni addietro, con tanto di side scrolling (in senso inverso rispetto ai classici in video), e mediante l’utilizzo di una manopola saremo in grado di muovere il nostro personaggio su e giù attraverso il mondo di gioco che scorre, con tanto di nemici e ostacoli ad attenderci!