Tra i più talentuosi visual artists ad aver scelto la pixel art come mezzo espressivo spicca sicuramente Paul Robertson.
Australiano, spirito libero, forse un po’ hippie e naif, si distingue per il tocco psichedelico che permea tutte le sue gif: colori da trip, occhi post-allucinogeni e fanfare che non hanno nulla da invidiare alla Parade di Paprika, di quell’altro genio un po’ alieno che è Satoshi Kon.
Ricorrenti sono dei personaggi nelle gif animate e nelle illustrazioni gigantesche di Robertson, spesso characters di videogiochi o cartoni animati molto pop in occidente, come nel caso di Adventure Time: Hey Ice King, Why’d You Steal Our Garbage?
Venerdì 15 maggio, a Milano si è tenuta la terza edizione della Milano Chiptune Underground. Molte le aspettative per quello che è forse stato il più grande evento di Micromusic mai avvenuto in Italia. Per far fronte alla grande partecipazione della scorsa edizione, la sede dell’evento è stata questa volta il Macao. Uno spazio autogestito molto spazioso e accogliente, dedicato da anni a dare spazio a molti artisti. È molto piacevole poter incontrare ancora prima dell’inizio della serata un gran numero di calorosi micro musicisti, tra i quali c’è un ospite d’eccezione.
Venerdì 27 marzo la casa occupata Gorizia si è vista teatro della Milano Chiptune Underground. La seconda di una serie di serate che si propongono di portare il meglio della micromusic europea sul suolo milanese, o meglio, nel sottosuolo milanese.
Sono le 22:30 quando dalle cantine della casa si cominciano a sentire i richiami del Nintendo DS di [Tonylight](https://soundcloud.com/tonylight "Tonylight"), richiami che sanno di sperimentazione e psichedelia sonora, creata con l’ausilio di Nanoloop e un noise synth.